Donna Alchemica

Il tuo potere nelle tue mani

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Il tuo potere nelle tue mani

L'inquietante verità riguardo alla scelta tra maternità e carriera.

2021-02-10 11:01:48

Costruisciti una vita di cui essere soddisfatta.

Rimandare la maternità per la carriera è una stronzata. Scusa se sono così diretta, ma se vuoi avere figli ti consiglio di leggere questi dati: nel mondo occidentale 1 donna su 5 è senza figli, e il 90% di queste per ragioni indipendenti dalla loro volontà.
Sono donne che avevano il desiderio di diventare madri, ma che a un certo punto si sono accorte che era troppo tardi per farlo. Troppo tardi perché se è vero che si può rimanere incinta fino alla menopausa, è vero anche che a 35 anni la possibilità di concepire è addirittura dimezzata rispetto a quando se ne ha 25.
E perché se ora la società patriarcale, per darci l’illusione di poter uscire da un problema che lei stessa ha creato, sbandiera a destra a manca la fecondazione assistita come soluzione, si “dimentica” di raccontare che anche questa può fallire.
La vera soluzione sarebbe garantire alle donne la tranquillità di poter fare figli senza per questo preoccuparsi di perdere il lavoro o di trovarsi in difficoltà economiche. Ma in una società patriarcale le donne sono al margine delle scelte politiche, economiche, sociali e culturali.
Per essere riconosciute in questa società dobbiamo dimostrare di essere capaci di fare quello che fanno gli uomini, cosa che include il saper raggiungere i propri obiettivi di carriera. Ma c’è un problema: gli uomini non hanno una scadenza biologica per diventare padri, noi donne sì!
Allora cosa ti viene proposto? Fai finta di essere un uomo, rincorri la carriera, poi se vuoi essere madre e non riesci più in modo naturale, ci pensiamo noi. E via con il super business della fecondazione assistita.
Quanto è assurdo dover ricorrere alla tecnologia per rimanere incinta solo perché si supera l’età in cui questo può avvenire in modo naturale? (Eccetto il caso di reali problemi di salute).
Che la felicità di un così alto numero di donne venga sacrificata sull’altare di una società maschilista e patriarcale mi fa venire il mio solito nervoso cosmico.
Scoprire che non si può più avere figli, per donne che lo volevano, è una sofferenza tale che a settembre 2020 è stato inaugurato l’evento online: World Childless Week, la settimana mondiale dei “senza-figli”.
L’obiettivo principale era quello di rompere il tabù della genitorialità mancata, e poi di confrontarsi e darsi supporto. Perché arriva un momento nella vita in cui realizzi che quella strada, per te, si è chiusa per sempre.
Alcune donne, come la fondatrice del convegno, Jody Day, avevano dato priorità alla carriera, convinte che la fecondazione assistita avrebbe risolto tutti i problemi.
“Poi un giorno”, scrive Jody nel suo libro Living the Life Unexpected - How to Find Hope, Meaning and a Fulfilling Future without Children, “guardavo la pioggia cadere fuori dalla finestra quando il traffico sulla strada mi è sembrato improvvisamente silenzioso e in quel momento sono diventata acutamente consapevole di me stessa, lì in piedi, ho realizzato: è finita.
Non ero più una donna che un giorno sarebbe diventata madre, ero una donna senza figli e questo non sarebbe cambiato”.

Ma cos’è questa carriera a cui così tante donne inconsapevolmente sacrificano la maternità? Arrivare in cima a una gerarchia (struttura di per sé maschile)? Avere potere o tanti soldi? Ricevere riconoscimento sociale?
È a questo che vuoi sacrificare la tua felicità? Oppure parliamo di “realizzazione professionale”, cioè il sentirsi felice del lavoro che fai? Perché questo fa tutta la differenza.
Non sono certo qui a farti un discorso medievale per cui “il massimo della tua felicità è accudire i figli e servire tuo marito”… hahaha lungi da me!
Quello che voglio che tu ti chieda è cosa cerchi veramente dal lavoro. Perché se DAVVERO cerchi la carriera in quel senso lì, quindi scalata di una gerarchia, potere, soldi, riconoscimento… allora forse è vero che devi scegliere tra quello e la maternità. (Se posso dirti la mia, questo succede perché quei valori lì sono valori maschili…)
Se invece cerchi la possibilità di fare qualcosa che ti piace e venire anche pagata il giusto per questo beh… allora l’incompatibilità con la maternità non esiste.
Basta che tu ti sappia organizzare per tempo, per esempio iniziando a costruire quello che chiamo il tuo “gruzzoletto della libertà” prima di rimanere incinta; basta che dedichi costantemente parte del tuo tempo ad aumentare il più possibile le tue competenze e a fare esperienze arricchenti, e non avrai nessuna difficoltà a sentirti realizzata nel mondo del lavoro.
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Io personalmente con “realizzazione professionale” intendo: fare un lavoro in cui posso esprimere me stessa, i miei valori e i miei talenti. E con la maternità, al contrario di quanto comunemente si pensa, questo è diventato più facile.
Perché la motivazione del bene che vuoi ai tuoi figli, dell’esempio che vuoi essere e del mondo che vuoi contribuire a creare è talmente forte da farti trovare strade che prima non avevi mai considerato.
Se sei una donna che vuole avere figli ti prego ricorda: non è vero che la maternità può aspettare, perché è determinata biologicamente. Non farti rovinare la vita dalla società patriarcale.
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Ti auguro una splendida giornata,
Susanna

by Susanna Levi